domenica 28 novembre 2010

Fragile show- Compagnia Biancofango

Recensioni stagione teatrale 2010-2011 FRAGILE SHOW

TEATRI DI CONFINE- Nuove scene nuovi pubblici
Fondazione Toscana spettacolo- CinemaTeatro Lux Teatro Sant'Andrea in collaborazione con Fondazione Teatro di Pisa




[Image]Andrea Trapani- Compagnia Biancofango Fragile show- da Il soccombente di Thomas Bernhard-Compagnia Biancofango in Rassegna Teatri di confine . Visto al Teatro Lux,Pisa



Fragile show, uno spettacolo della Compagnia Biancofongo, è il terzo lavoro della trilogia dedicata dal gruppo romano all'approfondimento del tema dell'"inettitudine" umana. L'incapacità ad essere adeguati, il malessere esistenziale del non saper rispondere alle richieste altrui o semplicemente a trovare il modo di far corrispondere la realtà al proprio desiderio, è tracciata attraverso una rilettura che prende a pre-testo il romanzo Il soccombente del viennese Thomas Bernhard, il più importante scrittore e drammaturgo austriaco della secondà metà del Novecento. Partendo dal finale del romanzo, la drammaturgia e regia di Francesca Macrì e Andrea Trapani (anche unico attore in scena), si dilata in una indagine sulla personalità di Mastino- alter ego del protagonista- il soccombente Werthaimer protagonista delle pagine di Bernhard-esplorando le dinamiche distruttive ed autodistruttive di una personalità che non accetta la sconfitta e che nella competizione della vita è sempre nevroticamente al confronto con l'altro da sé, un perdente. Certo, confrontarsi con Glenn Gould, il più geniale pianista del secolo scorso- così come ci racconta Bernhard nelle sue straordinarie pagine, non è cosa da non lasciar tracce anche sul più controllato dei concorrenti musicisti- ma Weirthaimer -Mastino soffre di una malattia più sottile, divorato da un'invidia senza remissione nè consolazione alcuna. La drammaturgia sposta la narrazione-un monologo di effetto scritto sul corpo di Andrea Trapani in una prova di oltre un ora e un quarto di massacrante fisicità-in una Firenze straniata, irriconoscibile, molto molto competitiva. Il protagonista, nel suo masochistico gioco all'auto massacro, decide di dare una festa, festa in cui invita i suoi ex compagni di conservatorio. Che si dvertono, intrecciano pettegolezzi, amorazzi, danze e brindisi. Mastino osserva da una panchina lo spettacolo della sua sconfitta. Non riesce a far finta di divertirsi o divertirsi, tout court- nel senso etimologixco del termine. Mastino si autodivora in un crescendo di rabbia.

Chissà forse in questo interrogarsi dei due coautori di Fragile show, c'è anche l'interogarsi degli artisti sul proprio fare, sempre inadeguato, mai abbastanza elogiato o forse semplicemente considerato, mentre la recita della vita sta fuori dal palcoscenico.

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